martedì 2 novembre 2010

Paolo C. : Prova Boomerang GTO M



Ciao a tutti , sono Paolo C.,volo dal 1994 ogni volta che posso, mai quanto vorrei…
ho avuto la possibilità di provare questa vela il 25 aprile di quest’anno, grazie alla disponibilità di Claudio che ha rinunciato a volarla quel giorno;in effetti io potevo solo in quella data e oltretutto la meteo capricciosa di questa stagione di volo non ha regalato grosse occasioni a chi può volare solo in date fisse.
Per fortuna quel giorno è stato l’ideale per provare un nuovo giocattolo, intendo dire condizioni che danno la possibilità al pilota di provare la vela in più variabili.
Scrivo ora, che siamo ormai a novembre, quindi qualche sensazione sicuramente è ormai sfumata.
In passato ho volato parecchio il Boomerang Sport, a mio parere una delle vele più piacevoli da pilotare e con un ottimo rapporto sicurezza/prestazioni. Non era facile mettere a punto un degno successore.
Aprendo la vela in decollo noto subito una differenza sostanziale di metratura, con i nuovi profili si possono avere carichi alari maggiori senza perdere prestazioni, quindi la vela è più piccola.
La qualità costruttiva è una costante gin, la grafica accattivante e sul bordo d’attacco ci sono tutti i rinforzi col rigid foil.
Come al solito quando sono in decollo voglio volare, e non mi perdo troppo a guardare i dettagli…
Sono decollato presto in Cavalleria con termiche non ancora molto organizzate.La giornata era stabile in basso ma i cumuli tendevano ad ingrossarsi parecchio in alto.Apro sul decollo “manifestazione”, gli altri piloti preferiscono la “spiaggetta” dove in effetti la brezza era migliore, così testo subito la vela come gonfia con vento leggermente laterale.
Il GTO è leggero alla trazione, e non ha più la tendenza a schizzare in avanti del Boom Sport. Non ha punti morti e viene sulla testa facilmente.Il controllo è relativamente facile dato l’allungamento dell’ala.
Appena vado in volo confermo quanto visto in decollo:quant’è piccola!
Il primo pensiero è stato:che giocattolo!Gira come una trottola, tanto che non riesco subito a salire bene e impiego qualche minuto a capire come modulare la virata.La forma ricorda molto quella del Boomerang 5 , che avevo provato un giorno a Montoso.In effetti il GTO non può invidiare nulla alle vele da gara di due anni fa!
Bene, la giornata è buona, faccio quota e parto con Claudio e Lauretta verso Ovest direzione Bossola dove un cumulo ben sviluppato mette in ombra ma da alti tira forte.Mi giro e vedo Lauretta molto più bassa.Vola una buona vela, quindi capisco quanto va il GTO.
Durante il resto del volo ho incrociato altri piloti ma non ho volato vicino a nessuno da avere raffronti diretti.
Arrivo vicino alla base, il cumulo scarica un po’ d’acqua e decido di fare le orecchie mentre esco in sopravento del cumulo.
Come in molte vele di questa categorie le orecchie non sono gradite alla vele e sbatacchiano evidentemente, ma non comportano problemi di gestione con tutto speed.
Durante il resto del volo ho trovato punti difficili, termiche deboli dove ho apprezzato l’efficacia sia del tasso di caduta sia nel pilotaggio in termica;infatti dopo i primi minuti ci si sente subito “a casa” come pilotaggio.
Non vi annoio oltre con i dettagli del volo, solo un paio di punti.Tornando da Graglia verso Pian Bres contro vento e non troppo alto con speed al 70% ho preso un’asimmetrica del 50 %.La vela ha reagito molto bene, tutto prevedibile senza alcuna reazione violenta.Non ho provato nessuna manovra, per questo ci sono i test pilot, poi la vela ha già un rapporto d’omologazione che parla chiaro… posso solo dire le mie impressioni:una vela molto efficace e piacevole da pilotare, adatta ad un target di piloti esigenti che vogliono cimentarsi in competizioni e volo di cross ad alto livello.Rimane comunque una vela di alta gamma da non consigliare a piloti con scarsa esperienza. La corsa dei comandi è breve, basta poca trazione per girare e controllare il beccheggio.La speed è molto redditizia, non impressiona per morbidezza, ma non è neppure troppo dura.
A fine volo ho raggiunto la quota più alta della giornata e ho fatto un giro di smaltimento in pianura per avere ulteriore conferma della notevole efficenza.
Il volo col GTO è visibile su http://www.xcontest.org/2010/italia/voli/dettaglio:pol/25.4.2010/10:31
Ho volato il GTO M a 105 kg, penso al massimo carico.Probabilmente vola bene anche con qualche kilo in meno, ma ho fatto solo quest’unico volo.
Selletta Advance Impress, pettorale tutto aperto come volo normalmente con la mia vela.

lunedì 18 ottobre 2010

Giuseppe S. :SOL SPORTS SYNERGY 4 L


Mi chiamo Giuseppe S. la vela che uso da 3 anni e mezzo è un Nova RA medium.
Il mio sito di volo è il Cornizzolo ,volo dal 1994 e sono istruttore di parapendio dall’ottobre 2009.
PROVA:
Ho provato la SOL SPORTS SYNERGY 4 TAGLIA LARGE,con la quale ho compiuto 3 voli.
Il peso totale in volo era di 105 /106 Kg, il range previsto per la taglia L è di 90-110, il pettorale era di cm.43,peso pilota 84Kg.
Le impressioni per me sono state tendenzialmente più che positive.
La vela appare da subito robusta e ben assemblata estradosso in Gelvenor (49 grammi) 4 linee , fascio con diametri non troppo fini che presagiscono resistenza all’usura e una lunga durata nel tempo - -
Il peso della vela è ridotto rispetto alle precedenti versioni , risultando comunque tendenzialmente più pesante rispetto alle concorrenti della stessa categoria e taglia(300/700 gr in più)
La velocità ed efficienza a sensazione è allineata alle altre concorrenti di categoria (galleggia bene a velocità di trim o con un pizzico di comando).
I comandi risultano sufficientemente morbidi per i primi cm.(quello che serve per
virate in termica efficienti e poco stancanti), ma che si induriscono progressivamente.
In aria risulta abbastanza dinamica, ma comunque rassicurante nei suoi movimenti.
L’allungamento risulta di 6,3 , il fascio molto lungo , 8,24 metri l’appiattimento percentualmente notevole ,sinonimo di forte campanatura, con una compattezza della calotta più che buona ( con mezza vela in termica ti senti strappare la semiala e ti attendi che si sgonfi dall'altra ,ma ciò non accade!)Non ho subito nessuna chiusura (neanche gli stabilo si sono mossi)nei 2 voli che si sono svolti in aria mossa di cui uno a S. Elisabetta il giorno 26 settembre 2010, l’altro qualche giorno dopo al M.Cornizzolo (+4,5-4,5 in pochissimi metri !!!!)
La proprietà di galleggiamento sul debole sono buone (il terzo volo è stato compiuto con copertura in aumento e ciò nonostante mi ha dato una buona impressione).
La vela comunque si muove , trasmette ma non preoccupa (è preferibile secondo me lasciarla correre piuttosto che frenarla dando l’impressione che renda molto di più anche in termica )
Il decollo risulta elementare e ti accorgi da subito della compattezza della calotta (non tende assolutamente a passare davanti).In atterraggio ha un buon effetto di restituzione dell'energia che si tramuta in metri d' avanzamento più che in salita.
Per contro ha un'acceleratore un pò durino (anche nella prima parte) rispetto alle concorrenti .
In virata più stretta (in termica piccola ) affonda secondo me un pelino troppo, per questo occorre lasciarla correre il più possibile, pizzicandola opportunamente e modulando con il peso.
La vela è entrata nella categoria EN-C solo per asimmetriche 75% accelerate (taglia L)e per il controllo dei movimenti della calotta ( che deve piacere per essere apprezzata)-
Secondo me abbordabilissima per cambio categoria da 1/2 o En-B .
Il prezzo è sensibilmente inferiore alle concorrenti.

giovedì 14 ottobre 2010

Claudio V. : Vela Peak 2 24


Vela Peak 2 24 ptv 80- 100 Kg volata a 92Kg
imbrago Gin Genie
Norma Trofeo Pupo 2010.
Dopo due giornate di gare abbastanza ventose e frizzanti, il sabato sera durante la cena-piloti, Antonio Squaquara via Littamè (grazie Marco!) mi lascia da provare per l'ultima Task il Peak 2.
Purtroppo la notte la passo ..sul WC ed i postumi della cena ( ma penso più del vino :-) ) sono ben presenti anche al mattino in decollo dove la nausea mi fa seriamente pensare di ritornare a letto. Alle 13:00 la finestra si apre, decido di partire immediatamente tanto se capitasse che... basta che non ci sian piloti sotto :-).
Tiro su la vela in una brezza incostante e laterale, la vela sale scomposta ma progressivamente, pochi controlli e la rimetto sulla testa mi giro la freno e inizio la breve corsa. Subito si nota che la velocità di trimm è decisamente alta. Cerco di schivare la selva di piloti ma la termica è una sola e mi tocca salire insieme a tutti gli altri su una vela mai vista..beh dopo pochi giri il feeling è già buono, le termiche sventate vengono assorbite molto bene in beccheggio lasciandomi solo da controllare un elevato rollio che per il livello di questo tipo di vele è più che accettabile.(considerare il fatto che il mio pettorale è aperto di 58 cm). La vela scivola molto bene nell'aria e la elevata velocità di trimm se richiede più attenzione in termica è perfetta per le piccole transizioni alla ricerca del cuore migliore. Salgo insieme a tutti e posso modulare molto di più degli altri il raggio di virata (questa è la mia sensazione).Dopo un'ora di attesa in quota, mi sento a mio agio sotto il Peak 2 ed allo start spingo per la prima volta sulla speed che morbida ed efficace mi porta subito sui 45Km/h con un'ottimo tasso di caduta, dopo la boa si vira di 180° ed iniziano i 27Km controvento per la seconda boa. Le condizioni sono mosse a metà speed la vela richiede un buon controllo ma la velocità (48/50 Km/h) ed il tasso di caduta sono ottimi. Resto con il gruppo di testa per 6 Km poi decido di girare una termica,turbolenta,violenta e scarrocciatissima che però mi fa apprezzare la bontà della vela che pur richiedendo parecchio "lavoro" trasmette tutto e dà sicurezza. Faccio la massima quota e parto mentre il gruppo di testa si è piantato basso dietro a Sermoneta ( quando dico gruppo di testa mi riferisco a tutte le vele tranne i "due linee" che sono di un'altro pianeta!). Il vento è assai forte non oso spingere oltre la metà corsa ma la vela resta sempre solida e compatta anche quando per scappare dal venturi siamo obbligati a fare in sottovento il monte Bufala. Tutte le vele subiscono chiusure e molti piloti atterrano sull'altopiano io preferisco cercare di uscire e con altri piloti lottiamo metro dopo metro per avanzare e possibilmente insieme alla vela ! :-). Il Peak 2 tende smorzare le pendolate ma sul rollio si deve lavorare d'anticipo pena "imbananare" la vela con conseguente schizzata laterale dovuta alla grande pressione interna all'ala. In tutto quel casino comunque la vela trasmette buone sensazioni, sicuramente sono anche io a fare un pò di pasticci nel pilotarla ma quando la radio annuncia "task cancelled" comprendo che forse non è tutta colpa mia!.
Riassumendo: una gran bella vela, che in aria turbolenta esige un buon pilotaggio. In termica è uno spettacolo, sale morbida e precisa. Buona la speed (consiglio 4 pedaline ai corti di gambe come me:-) ) di cui purtroppo non posso dire molto di più avendola usata con cautela e solo al 50%.

martedì 12 ottobre 2010

Claudio V.:Mac Para Envy 2


Mac Para Envy 2
imbrago Gin Genie Race
vela Envy 2 25 ,Range di peso 77-97 ptv volata a 92Kg
La vela si presenta molto ben rifinita, curata nei minimi dettagli e con soluzioni che derivano direttamente dal proto competition Magus.
Il Mac Para Envy 2 è una vela ,facile e maneggevole, che ben si adatta a soddisfare una vasta rosa di piloti, da chi predilige un tranquillo volo domenicale a quelli che vogliono spostarsi senza troppi problemi. Il profilo dell'Envy 2 è direttamente derivato dal proto da competizione Magus , conferendo alla vela una fluidità che a velocità di trimm permette di entrare in qualsiasi termica senza problemi di pendolate tipiche delle vele di questa categoria. In termica la vela sale incredibilmente bene, i freni si possono modulare a piacere perchè grazie al "flap sistem" (anche questo derivato dal Magus ), il bordo di uscita resta sempre in tensione e questo in termica si traduce in metri guadagnati. Ho volato parecchie ore insieme al Delta L di Flavio Falco e l'Envy 2 in termica ha retto il confronto, questo perchè la vela resta sempre compatta e si avvita quasi su se stessa permettendo di sfruttare anche le bolle più piccole.
La speed è morbida e demoltiplicata nella prima parte per poi diventare diretta. La velocità di trimm è buona e con la speed si viaggia bene anche contro vento, con il bordo di attacco sempre pulito e solido anche in condizioni turbolente.
Una vela ben centrata nella sua categoria, con buone prestazioni e sfruttabili senza problemi da tutti i piloti. Ho fatto anche alcuni voli di Cross tipici delle nostre zone tipo Cavallaria-S.Elisabetta o Piossasco-tre denti e, risalendo facilmente anche le piccole termiche di pianura, ho raggiunto Volvera,None,Orbassano. Con l'Envy 2 ho anche fatto alcuni voli in Liguria tra cui un bel volo di Cross da Alassio a Diano Marina in una giornata ventosa. Insomma una vela non certo adatta a vincere gare ma sicuramente perfetta per fare strada e divertirsi.

lunedì 11 ottobre 2010

Massimiliano : Mac Para Magus XC2 VS Advance Omega 8.


Vela: Mac Para Magus XC2 27
Imbrago: Advance Impress

File di riferimento volo:
xcontest 2010 Cametti Massimiliano 29/08/2010 Triangolo FAI 60 Km

Quest'autunno parecchie golosità per i crossisti.......Advance, Gradient, Niviuk, Gin, tutti a puntare su prestazioni e sicurezza per i loro EN-D. Fino a poche stagioni fa i due valori erano ovviamente inversamente proporzionali, come di logica e come lo è ancora su vele ad altissime prestazioni, ma qualcosa stà cambiando per le vele di alto livello di omologazione. Quello che enfatizzano le Case è la facilità di pilotaggio e mi sento di concordare, le vele EN-D di ultima generazione che ho provato sono decisamente facili, fose troppo...... E' su quest'ultima affermazione che mi permetto di farvi riflettere, il pilota di DHV 2/3 fino ad ora o era dotato di una certa dose di tecnica e sensibilità o era meglio scendere di categoria per volare con standard di sicurezza buoni. Ora che succede? Queste vele sono davvero così facili o in certe situazioni richiedono esperienza? Io ne ho messe alla corda due.

Possedendo un Omega 7 (con circa 400 ore di volo) non potevo che iniziare con l'Omega 8, due voli, uno in Muanda (BI) e l'altro al Subasio. La vela in decollo sale composta, leggera (finalmente!) e non tende a superare il pilota. In volo virata bellissima, modulabile perfettamente nell'inclinazione (anni luce dall' Omega 7) ed efficace nel debole. In volo rettilineo ottima velocità ed efficienza fino a poco oltre metà corsa per poi peggiorare improvvisamente (come sull'Omega 7). Stabilità ottima in turbolenza. Finiture Advance.

Veniamo all'ultima novità arrivata sul mercato, il Magus XC2. Scopro piacevolmente che molte caratteristiche costruttive sono identiche al Magus 7 (Davide C. me lo ha prestato, grave errore, non so se lo rivedrà) come pure i materiali sono gli stessi della vela da competizione. Solo il fascio cambia nel senso che è trattato con blocco UV. In decollo la vela sale leggera e composta, controllo elementare. In volo devo prendere le misure con comandi leggerissimi, sono abituato alla fisicità dell'Omega 7, ma dopo alcune termiche sono a mio agio. Virata pennellata molto simile all'Omega 8, uno spettacolo, entrambe si avvicinano alle sensazioni di una vela da competizione. Compostissima in turbolenza. La differenza maggiore che ho notato stà nel volo rettilineo, entrambe accreditate di un'efficienza di 10.5, ma il Magus XC2 non ha lo scalino peggiorativo in termini di efficienza tipico degli Omega nella seconda metà dell'acceleratore; volo sempre quasi a fondo e non scende, molto simile al Magus 7 ma con qualche Km/h in meno (ovviamente). Finiture ottime (Mac Para per le vele Comp e Magus XC2 adotta taglio pezze con laser), bretelle e fascio bellissimi.

Manovre effettuate:

Asimmetrica 2/3 vela non trattenuta: per entrambe comportamento da vela intermedia.

Asimmetrica 2/3 vela trattenuta con speed a fondo: 1 giro e si è di nuvo in pista....

Vite: -8 con Magus XC2 e -12 con Omega 8, quest'ultimo è più tecnico (occhio alla posizione nell'imbrago), pendolata in uscita ampia e controllabile per entrambe.

Pre stallo: ben modulabile per entrambe, picchiata del caso. Tendenza dell'Omega 8 al negativo, mi è partita due volte e molto violentemente , Il Magus XC2 lo si tiene a banana e, con una certa sensibilità, non parte!

Stallo totale: composto e con picchiata ben controllabile (testato solo Omega 8).

Quale comprare?
Io ne farei questione puramente economica.

Ci vediamo alla prima termica

Massimiliano

lunedì 6 settembre 2010

Enrico : Prova Peak 2



Ho fatto 2 voli con il nuovo Peak 2 (EN D) - taglia 26 (95-115) volato a 107. Niviuk consiglia di volarlo al centro del range a differenza del passato (dove era consigliato di volarle vicono al max del range). Selletta Kortel race. Attualmente volo un Artik2. Nel primo volo (2 ore) la giornata era abbastanza ventata e mossa causa inversione negli strati bassi - il secondo volo (1 ora) effettuato nel tardo pomeriggio con le ultime termiche.
Guardando i materiali e rifiniture sono di buon livello. Inseriti sull'extradosso i soliti inserti di rigid-foil come ormai si usa fare anche su veledi categoria inferiore (delta). Nel peak2 alcuni inserti sono inseriti anche nei bordi di uscita ogni 2 cassoni solo alle estremita', creando un effetto "flap" che si nota in termica-virata permettendo di girare stretti e piatti anche se la vela e' abbastanza allungata. Il fascio e' sguainato solo sulla parte terminale (come sull'artik2). Le bretelle sono ben rifinite ma la soluzione delle A sdoppiate ma collegate in modo ravvicinato al bretellino delle B rendono complicato maneggiare sul bretellino delle A centrale (specie con guantoni). In decollo non non e' leggera come un Delta o un artik ma sale pulita e senza tentare di passare avanti.
Quello che si nota appena decollati, e' una notevole velocita' di trim. Ho volato ultimamente il Delta ed il nuovo Magus xc (non ancora omologato) ma la sensazione e' nettamente differente. Mi han sempre detto che il vecchio peak era leggermente cabrato..e per quel motivo saliva bene..Questa invece e' veloce..gira in termica molto veloce e se la termica e' debole..obbligatorio tenerla frenata altrimenti si e' fuori. Dopo il primo quarto d'ora di conoscenza con leggeri affondi dei freni per "testare" quanto era possibile chiudere le termiche, mi sono goduto la restante parte del volo per le qualita' che gia' conosco sull'artik....piacere in termica per come la vela senta l'aria e salga nel nulla, speed molto morbida e sicurezza sotto la vela grazie ai continui segnali che trasmette. La vela vista la categoria non e' inerte ed amplifica i segnali gia' presenti dall'artik. Ho preso anche una bella chiusura asimmetrica e la vela ha continuato per la sua direzione. Naturalmente vista la categoria l'efficienza non manca. Quello che si nota e' l'elevata pressione presente nei cassoni. In atterraggio e' perfetta senza effetto suolo.
PREGI
virata e pilotaggio
salita in termica
velocita' di trim
DIFETTI
bretelline delle A

mercoledì 25 agosto 2010

Donato : Prova Delta M


Domenica 08/08 ho provato in Val Vigezzo il Delta Ozone. La giornata non era bella, base 2300 e termiche forti e sventate, comunque andavi in giro per tutta la valle, quindi le condizioni ideali per provare una vela nuova. Sono stato in volo circa 3 ore e mezza e la vela si e' comportata molto bene, mi piace molto la virata e come ti trasmette la salita in termica. Riguardo all'efficenza mi sembra che renda molto se accelerata, soprattutto fino a meta' speed. Mi e' piaciuta molto, una bella veletta centrata per la sua classe.

Stefano : Prova Omega 8 25 M


Felicissimo del mio omega7 (miglior vela che abbia mai posseduto), ho potuto provare questa nuova nata:
* giornata debole con basi basse
* peso totale 100/101 quindi al massimo (anche se il sito parla di 100kgs e l'etichetta sulla vela 95...mah?!)
* ottime rifiniture (fascio bicolore per facilitare le orecchie e pilotaggio accellerato con le b)
* legegrissima quindi il gonfiaggio è semplice e regolare anche con poca intensità di vento
* in volo è veloce (non ho notato grande differenza dall'omega7) e sicura, vira benissimo; considero il punto di forza l'efficienza
* con la prima pedalina perde poco e aumenta il vento in faccia (ma va?strano eh?!)
* le orecchie sono facili e leggere, in più si riaprono immediatamente
* con orecchie e accelleratore non ho notato un gran tasso di caduta ma ne io ne la giornata fanno testo
* velocità massima a mani alte sui 36/38km/h
* atterraggio senza effetto suolo, dolcissimo

Simone : Prova Omega 8


Ho provato la taglia 25 del nuovo omega 8 caricata in volo 100kg, la vela è
molto ben rifinita con ormai i classici fili di nylon nel bordo d'attacco al
posto del vecchio mylar.
l'allungamento è 6,8 quindi in linea con gli altri EN D,il fascio è abbastanza
lungo il che fa pensare a forti velocità in vite (non l'ho provata).
il fascio è tutto sguainato ma il cordino degli stabilo è rosso per
riconoscerlo in caso di piccola cravatta,quello delle orecchie ha un pezzetto
di termoretraibile blu per un facile riconoscimento.
in decollo è leggera da gonfiare ed è abbastanza semplice controllarla.
in volo come già detto è ben curata e non ho visto pieghe, la velocità a mani
alte è in torno ai 38-39(un po meno dellXC3) l'efficenza è tanta ma quello che
più mi piace di questa vela
è la risalita in termica(ha fatto tutto lei) sale sempre, debole, forte,
strette,larghe,insomma in termica è una goduria!
a prima pedalina incrementa il tasso di caduta pochissimo quindi mantiene un'
efficenza ancora molto alta, la seconda non sono riuscito a spingerla fino in
fondo perchè ho il cordino regolato sulla mia vela e non andava perfettamente,
comunque dopo il 50% l'accelleratore come sull'omega 7 ha un blocco che lo fa
diventare diretto con una maggior pressione( cosa a me molto gradita).La vera
chicca invece è la bretella B sdoppiata con il cordino che va a collegarsi alla
linea C dello stabilo cosi quando si accellerausando l'apposito cordino si può
controllare la vela, girare e qunt'altro senza dover usare i freni che
degradano l'efficenza...
in volo ho subito anche un paio di orecchie e la vela ha solo fatto un piccolo
accenno di virata(il controllo è semplice e la vela reagisce rapidamente)
la lughezza de freni per me è perfetta cosi come stata regolata dalla casa.
ho provato a fare le orecchie e la vela rimane bella ferma senza sbatacchiare
e si riaprono facilmente, il tasso di caduta però non mi è sembrato granche.
in atterraggio nessun problema se non gestire le prestazioni.
PREGI:
-gonfiaggio e decollo
-virata
-volo accellerato
DIFETTI:
-calamita dei freni che si stacca sempre e da un po fastidio nelle manovre
a terra.
-tasso di caduta con le orecchie fatte con un cordino (con due non so ma
sicuramente va giù bene)
. non so il prezzo ma penso di non potermela permettere anche se mi piace
tantissimo!!!"

giovedì 5 agosto 2010

Claudio V. : Delta M



Oggi ho provato il Delta della Ozone. Taglia M 80/100 volato a 90 Kg ptv.con selletta Gin Genie Race
premessa: avevo già letto alcuni report sulla vela e domenica ho volato con Edi Taschler che ne ha esaltato le caratteristiche in termica e in efficienza,
Detto ciò, passiamo alla prova di oggi. In decollo la vela sale bene ma: non si devono "tirare" le bretelle, pena accartocciamento del bordo di attacco e la trazione va mantenuta costante altrimenti la vela ricade al suolo. la vela poi resta sulla testa e con due passi si è in volo, la velocità di trimm è notevole. La vela ha una sua pressione interna e non risente molto del pilota, infatti lo spostamento del peso non spezza il profilo. Questa pressione ed i punti di attacco arretrati dei cordini, rendono praticamente insensibile a tutto le bretelle A e gli stabilo, risultato la termica non si sente più! La vela da segnali differenti da quelli a cui 15 anni di parapendio mi aveva abituato e la prima mezz'ora la passo basso a tritare più che a salire. Ma poichè Edi ha dimostrato che la vela sale... e bene!! mi son messo d'impegno a capire cosa sbagliavo, ed ho realizzato che non si deve sperare che la vela centri o trovi la termica ( come fa il mio Trango3 ) , la vela si muove e trasmette tutto ma prosegue per la sua strada, sta al pilota entrare nella termica e girarla. Una volta centrata la vela gira piatta, ma "si distrae" facilmente e si rischia di finire dietro la termica, non perchè giri lenta ma perchè lei gira ..e basta! Capito questo dopo è stato divertimento allo stato puro: la termica si sente dov'è, ci si infila dentro affondando il freno, la si centra e poi si modula a piacimento il raggio di virata, la velocità è molto buona e risalire la termica controvento è elementare. l'uso della speed è molto efficace. Già con pochi centimentri la velocità aumenta di 4-5 Km /h ed a metà speed si viaggia oltre i 45 km/h. la sensazione è strana: le bretelle A non trasmettono nulla, la speed è talmente mordida che penso si possa tirare con le mani, quindi segnali non ne arrivano. la vela vola solida senza problema alcuno, se trova una termica sale, quando la termica finisce riprende la corsa senza un minimo beccheggio...fantastico! controvento è incredibile come non "spanci" mai ed avanzi sfruttando le raffiche per guadagnare quota.
Per concludere una vela innovativa in tutto, questo sarà ( anzi nelle gare c'è già) il nostro sviluppo futuro,penso che Ozone non abbia voluto infierire oltre, facendo uscire un Delta in versione "soft",ma comunque con prestazioni paragonabili agli attuali 2/3. Ma la mia sensazione è che abbiano già bello è fatto il Delta2 con un pò più di allungamento, un profilo meno spesso ed un bordo d'uscita pulito quando si usano i comandi ;-) . vi allego la traccia così ognuno può farsi i calcoli che vuole sappiate che c'erano circa 20 Km/h di SW fino ai 1600 e virava ad W oltre questa quota. Sulla mia pagina di Facebook trovate alcune foto della giornata.

giovedì 29 luglio 2010

Adrian : Delta M


Pubblico quanto di seguito come concesso da Adrian. Claudio
Ieri ho volato il Delta qui sotto le miei impressioni. Scusate mi il povero Italiano ma non sono da qui.
Decollo:
La vela si gonfia un po' diverso dalle altre. l'inizio e normale ma dopo la meta si accelera più dal normale e infatti la prima volta non andava bene. La seconda volta non mi sono lasciato sorprendere e con un po' di freni andava bene. La vela ti aspetta sopra la testa finché tu non parta.
Pilotaggio :
Ozone ha fatto davvero una bela vela. La vela è ben ammortizzata nella turbolenza ma ha un pilotaggio dinamico. Dopo due wingover sei già sopra la vela. I comandi sono leggeri.
La vela ha abbastanza restituzione di energia. Lasciandola andare dopo un giro forte la ala sale bene.
La vela è più dal normale ammortizzata nel beccheggio. Con Il Delta si può fare un angolo di 90 gradi sprofondando uno dei comandi per mezzo secondo e poi lasciando la andare. Non va in negativa e non picchia dopo. Mi fidavo e divertivo sempre di più con questa tecnica nella termica stretta.
Ho provato se il Delta soffre dal sindrome "Ra". Accelerato a 75 % ho girato forte a sinistra e a destra ma la vela non si chiude.
Il acceleratore è corto va più che leggera. L'unica cosa che ho notato è la velocità massima che per il mio gusto avrebbe potuto essere di più. Si può facilmente cambiare la distanza spostando la carucola dalla bretelle al moschettone.

Turbolenza :

Devo ammettere che ho volato poche vele dhv 2 negli ultimi anni ma mentre io ho avuto un giorno tranquillo ho capito dagli altri che non lo era. Se non vedi l'ala sembra che sia una vela flessibile ma se la guardi vedi che non si muove.
So' che Ozone dice che è meglio di non provocare chiusure tirando le bretelle A ma l'ho fatto lo stesso. La vela si comporta bene e con un po'di freno si tiene bene la direzione. L'ho anche fatto a mezzo speed e lasciando subito andare il acceleratore la vela si gonfia e continua a andare . Mi dava tanto fiducia e ho fatto ogni attraverso con le mani lasciati dai comandi. Farà una bella differenza dopo 8 ore di volo.
Visto che si dice che l 'Astral 6 tenga poca tensione sulle bretelle A in volo accelerato e di conseguenza si chiude facilmente ho toccato le cordini in volo accelerato. Con il Delta la tensione rimane ben alta.
Termica :
Quando la vela entra una termica la vela cabra un po' come fanno quasi tutte le vele. Quando in vece lascia la termica non picchia. Nella turbolenza vicina una termica la mia vela (Il Peak) picchia sempre nella direzione di una termica. Io uso questo informazione per trovarla. Il Delta non lo fa e in inizio avevo difficoltà trovare il centro. La vela accelera ma non picchia. Ci ho messo una ora per abituarmi. Niente di grave ma inizialmente era un po'strano.
Purtroppo Il Oracolo di Loranzé non mi volevo aspettare e non ho potuto fare paragoni in efficienza. Sarà per un altro di farlo.
Ho volato il M (80-100 kg) con 97 kg. Direi che va benissimo cosi ma per fare cross in forte condizioni io metterei 5 kg di più.
Boh, credo di aver detto tutto.

Ciao,

Adriano.

mercoledì 28 luglio 2010

Sandro : Delta M


Volo un Omega6 da alcuni anni, passando talvolta all'Omega7..
Per quanto riguarda la mia prova credo di aver volato il DELTA intorno ai 100 kg, forse 102...
Il gonfiaggio è facile e progressivo, la vela non tenta di superarti e il suo scarso allungamento la fa salire bene in pressione anche alle estremità.
I comandi li ho trovati morbidi e forse un poco lunghi, e il trazionamento progressivo non è sentito immediatamente dalla vela (sarà l'abitudine alla prontezza dell'Omega)
Il beccheggio è molto contenuto e le indicazioni date dalla vela si fanno sentire precise e immediate.
Ho trovato l'acceleratore efficace in controvento per il primo 30%, dal 40% al 70% si fa sentire il tasso di caduta che migliora però al 100%
In termica sale bene anche se ho faticato la prima ora ad abituarmi al suo ingresso lievemente in ritardo rispetto al comando.
La velocità di trim è buona (se si pensa che è un 2!) e la media in volo registrata è stata di 34.2 con punta massima di 60.5.
In atterraggio ho riscontrato una buona restituzione

martedì 27 luglio 2010

Simone : Delta M



Ho provato il Delta Ozone M caricato 100kg, le rifiniture della vela sono
buone con tutte le nuove tecnologie del momento (stecche nel bordo d'attacco,
intercentine nel bordo d'uscita ecc.ecc.).
il gonfiaggio e il decollo sono molto semplici e anche in assenza di vento la
vela sale bene .
In volo non presenta nessuna piega ed il profilo è molto pulito,la velocità a
mani alte è buona ma nella norma con gli ultimi en c.
la virata si puo' modulare a piacimento ed è molto precisa soprattutto se si
sposta bene il peso.(volando io un 2-3 ho dovuto adattarmi un attimino in
termica perchè tendevo ad uscire un po' dietro.mantenendo però la vela un po'
di più controvento ho risolto egregiamente il problema).
a pedalina affondata la vela ha un buon incremento di velocità senza perdere
troppa quota grazie anche al beccheggio quasi nullo.
Ho provato a fare due viti senza controllare l'uscita e devo dire che la
pendolata è stata veramente lieve.
le orecchie si fanno con l'apposita bretellinae sono veramente semplici.
in atterraggio lo stallo è progressivo e molto intuitivo.
la mia opinione personale è...:
PREGI:
ottimo rapporto prestazioni sicurezza e maneggevolezza.
gestione a terra e decollo molto semplici.
poco fisica.
rifiniture molto buone.
il prezzo non lo so
DIFETTI E MIGLIORIE(che farei io)
lunghezza dei freni elevata(toglierei 5 cm non di più)
accelleratore morbidissimo ma a me non piace( toglierei una carrucola per
farlo diretto , meno corsa per le gambe)
per me manca un pò di sportività a cui sono abituato
comunque un'ottima vela penso per molti e con ottime prestazioni

Simone : Avax Xc3 24


Ho provato l'XC3 24 caricato 100kg uscendo di 5 kg dal peso massimo.la vela è
abbastaza piccola(18,7 mq proiettati)
è costruita con cura ed ha molte nuove soluzioni,stecche.arco di gibus
nell'aggancio cordini.bretellina c sdoppiata e collegata il freno.alto
allungamento ecc.
in decollo nonostante l'allungamento(6,8) è molto ben gestibile e sale
composta.
a mani alte è molto veloce(41-42km/h)
in termica è sportiva e sul debole bisogna essere rapidi a girare perchè ci si
ritrova in fretta fuori dall'ascendeza.
in termica più forte nessun problema perchè gira stretto e veloce.
a pedalina affondata va veramente forte con un'ottima efficenza e la vela ha
comunque una buona pressione(ho anche provato un pò di sottovento e mi è
sembrata abbastanza sincera!sig...sig..
in atterraggio è molto dinamica e restituisce energia(quindi occhio)
PREGI:
estetica,prestazioni e maneggevolezza(i comandi sono un po fisici)
DIFETTI:
accelleratore che richiede tre barre per sfruttarlo bene.
pilotaggio sportivo(non è per tutti)
nel debole mi sa che bisogna concentrarsi bene.

mercoledì 21 luglio 2010

Claudio : Delta M



Volo con un Artik 2 da un anno , prima volavo un Artik 1 (entrambe ottime vele!).
La vela è sobria e semplice, 3 bretelle 2 cordini per bretella + bretellina per orecchie.
16 cm di accelleratore di cui non sono riuscito ad usare gli ultimi 6 cm.
Facile il gonfiaggio comandi diretti e precisi. La modularità del comando permette virate piatte o inclinate a piacimento, interessante il tasso di caduta sulla virata piatta !
Ho provato la M (80-100 Kg). La casa consiglia di volarla a 93-94 Kg, in volo ero 107 kg.
Per quel che può valere ho fatto due brevi prove comparative con due piloti (Icepeack 2 e Airwave Magic 5) e risultati sono stati interessanti.
Ottima la velocità di trim e degno di nota il comportamento nel controvento. La vela si può dire che abbia un beccheggio quasi nullo. Pilotaggio facile e intuitivo.

Stefano : Avax xc3 26


Simone ed io abbiamo provato la vela in oggetto (Simone pure la taglia inferiore 24)
• vela molto veloce (in termica gira a 2km in più del mio omega7, raggiungendo i km/h 36/37
• pilotaggio attivo
• "si muove tantissimo" rispetto alla mia omega7 appunto
• in giornata ventosa ho salito la stessa termica 5/6 volte e tutte le sante volte non ero io (...)che decidevo di uscire ma la vela che, forse per la sua velocità, mi "sputava" fuori dal cilindro ascendente
IMPORTANTE: la taglia 26 fino a 105kgs (io la volavo a 101/102)bisogna probabilmente volarla a massimo carico o addirittura eccedere per godere delle sicure prestazioni

mercoledì 14 luglio 2010

Che imbrago usi ?



Seguendo lo stesso criterio e profilo usato per le vele:
Dai le tue impressioni sull'imbrago che hai provato

Tipo imbrago, casa costruttrice.
Impressioni di volo e regolazioni
consigli su come regolarla o le regolazioni che tu tieni e che tipo di feedback ti danno.

invia il tutto a

claudiogili@gmail.com

grazie

claudio

Hai provato una nuova vela ? Qui puoi lasciare la tua scheda !


Hai provato una nuova vela ?

Impressioni e dati su una vela che hai provato sono davvero importanti.
Questo format , potrà essere di aiuto per catalogare il tuo test , la tua opinione è importante per coloro che vorranno farsi un'idea prima di un nuovo acquisto. Esprimi liberamente le tue impressioni conservando un profilo etico e sportivo.


Foto dei dettagli di costruzione o filmato : FACOLTATIVI.
Parapendio : Casa , modello, omologazione o open class.
Data della prova e luogo.
File IGC del volo : facoltativo
Tue impressioni sulla vela : esprimi liberamente le tue impressioni su ogni cosa che ti ha colpito positivamente o non.
Da quanto tempo voli ?

Puoi inviare la tua scheda e file allegati a claudiogili@gmail.com

Grazie per la tua utile collaborazione

claudio